Spirale in silicio si, spirale in silicio no

L'utilizzo del silicio nella produzione dell'orologeria di ultima generazione apre nuove possibilità di precisione, ma per molti rappresenta un dubbio. In particolar modo per i nostalgici dell'orologeria del '900.

Malgrado tutte le opposizioni che si possano portare avanti, in un'orologeria meccanica che produce movimenti sempre più precisi, il silicio rappresenta un punto fermo essenziale. Prima qualità è amagnetico, ed è molto più leggero e più duro dell'acciaio. Non necessita di lubrificazione. Tutte queste doti regalano naturalmente un'efficienza migliore, con minor necessità di manutenzione. Il vero contro semmai all'utilizzo del silicio è che se in qualche modo la spirale si danneggiasse, dovrà essere sostituita completamente, mentre le vecchie tipologie potevano essere riportate in forma.

Ma può davvero un solo contro fermare l'avanzare tecnologico. Un orologio con spirale in silicio guadagna di precisione ed efficienza, regalando una riserva di carica maggiore e manutenzioni più distanti nel tempo (salvo imprevisti dovuti all'uso sbagliato del segnatempo). Per noi quindi la spirale in silicio è un si. Del resto già negli ultimi 20 anni i grandi dell'orologeria svizzera come Breguet, Patek Philippe, Rolex, Omega ecc. si sono orientati sull'utilizzo di questo materiale che offrendo resistenza ai campi magnetici, leggerezza, carenza di attrito apre la strada a tantissime nuove soluzioni per migliorare l'efficienza dei nostri segnatempo.
Proprio per queste ragioni anche Marchi di fascia media iniziano ad utilizzare la spirale in silicio nel loro prodotti, regalando un periodo di garanzia più lungo e una qualità più alta a costi che continuano a mantenersi sulla fascia di prezzo del marchio.